Respiro ed emozioni

Il nostro respiro è connesso alle emozioni che proviamo. Quando siamo tranquilli e sereni il nostro respiro è rilassato ma quando siamo agitati o arrabbiati il nostro respiro si trasforma. Cosa avviene esattamente in quei momenti?

Quando vivo un emozione negativa, la mia mente cerca di bloccarla e nasconderla, per proteggermi. In questo modo il vissuto emotivo non sparisce ma si sedimenta a livello inconscio, energetico e cellulare e lì nascono le nostre somatizzazioni.

Ogni volta che blocco un’emozione, senza accorgermene, irrigidisco il corpo e blocco anche il respiro, che diventa più corto e limitato. Sarà capitato anche a voi nei momenti di stress di avere quella sensazione di mancanza d’aria. Continuando a sotto respirare, nel tempo, si innescano le sensazioni tipiche dell’ansia, che possono sfociare anche in attacchi di panico.

Per questo, se pratichiamo una respirazione intensa, e consapevole come quella del Rebirthing, le emozioni che avevamo represso si liberano e questo vale anche per traumi e ferite molto antiche di cui non abbiamo un ricordo cosciente.

Il grande pregio del respiro è che ha una sua forma di “saggezza” e si autoregola in relazione al nostro livello di consapevolezza. Ho seguito casi di persone, che in passato avevano subito traumi importanti ma non erano ancora pronte a elaborarli e il respiro non è andato oltre i loro limiti. Ma se si hanno sedute molto intense, fisicamente o emotivamente, significa che siamo pronti a lasciare andare quella sofferenza antica.

Da un punto di vista fisiologico non c’è il rischio di “respirare troppo” perché nel nostro organismo ha una continua autoregolazione che mantiene il giusto equilibrio tra ossigeno e anidride carbonica. Quando è il momento giusto, la ferita emerge naturalmente e può sciogliersi in modo definitivo. Ricordiamoci però che il respira libera ciò che siamo pronti a vedere dentro di noi. Niente di più.

Cristiano

>>> Torna a tutti gli articoli

2) I messaggi del corpo

Il nostro corpo ha un suo modo di comunicare. Attraverso le somatizzazioni spesso esprime quello che noi non diciamo a parole. Se impariamo a riconoscere i nostri sintomi scopriremo che a volte ci danno delle indicazioni importanti sulla nostra vita.. forse non stiamo facendo il lavoro giusto, forse c’è un problema nella coppia che non vogliamo vedere o semplicemente i nostri ritmi di vita troppo veloci per noi.

Questo non vuol dire che non dobbiamo curare il corpo ma che farlo senza comprendere cosa ci stia comunicando, nel tempo si può rivelare controproducente. Siamo stati educati a coprire i sintomi ma nessuno ci insegna ad ascoltarli e quindi ad ascoltarci. Se nella vita non siamo autentici, se non seguiamo le nostre passioni, se non esprimiamo le nostre emozioni, nel tempo si crea un blocco energetico che presto diventerà un sintomo.

Può essere un sintomo a livello fisico in una qualsiasi parte del corpo oppure a livello mentale che di solito comincia con la mente molto agitata, problemi di ansia, insonnia.. fino a disturbi più gravi e complessi.

La guarigione del corpo deve essere sempre accompagnata ad un percorso di consapevolezza e autenticità verso noi stessi. In tanti anni di attività professionale, molte persone che sono venute da me per affrontare un problema di ansia o di panico hanno finito poi con il portare un cambiamento concreto e importante alla loro vita.

Quel disturbo era semplicemente un messaggio del loro sé più profondo che diceva che la loro vita così non andava più bene. Per questo una guarigione olistica richiede sempre una presa di responsabilità da parte dell’individuo. Inoltre, nella vita di tutti i giorni è importante imparare ad esprimere in maniera esplicita i nostri bisogni e i nostri desideri.

Ci da fastidio qualcosa o non vogliamo farla? Diciamolo
Ci manca qualcuno o c’è una cosa importante che non gli abbiamo detto? Chiamiamolo
Desideriamo veramente qualcosa? Chiediamolo con chiarezza

Quando la gente è veramente libera di essere sé stessa si ammala molto più raramente perché l’autenticità porta al corpo forza ed energia, e se poi giunge una malattia, non c’è aiuto migliore a qualsiasi tipo di cura.. che una vita felice e autentica.

Cristiano

>>> Torna a tutti gli articoli