UNA SEDUTA DI REBIRTHING
Dopo un colloquio iniziale, la persona viene fatta distendere su di un lettino con il corpo completamente rilassato e sotto la guida del Rebirther, inizia ad eseguire un ciclo di inspirazioni ed espirazioni senza pause che si fondono in maniera armoniosa.
Questa particolare tecnica si chiama “respirazione circolare“ ed è la base del Rebirthing.
La tecnica di per sé è semplice ma deve essere precisa (intensità, ritmo, ecc..) per cui è bene affidarsi ad una persona esperta che abbia seguito un corso didattico specifico.
Già dopo i primi minuti si avvertirà un formicolio più o meno intenso in varie parti del corpo (mani, piedi, viso, ecc..) e man mano che si continua a respirare (ma solo nelle prime sedute) le sensazioni fisiche possono aumentare di intensità, variando da persona a persona.
Tutto ciò è del tutto normale e non deve spaventare, perché a questo punto infatti, le difese e le resistenze che abbiamo a livello inconscio si abbassano e ciò fa liberare quelle emozioni (paura, rabbia, sofferenza, ecc..) che normalmente tendiamo a reprimere.
C’è chi potrà avere un pianto liberatorio o dare libero sfogo ad un urlo di rabbia o chi semplicemente cadrà in uno stato di profonda rilassatezza.
Alla fine di un ciclo respiratorio completo, (che può durare da circa 30 minuti a più di un’ora), la respirazione tornerà ad essere normale e ci si troverà in uno stato di profondo benessere e pace.
A volte durante la seduta possono riemergere ricordi, immagini o emozioni diverse e compito del Rebirther è di assistere colui che respira con empatia, professionalità ed amorevolezza.
È altrettanto importante ricordare che ogni seduta di Rebirthing è una cosa a sé, come unico è ognuno di noi con la sua storia, per cui non si devono avere aspettative ma è bene lasciarsi andare alle emozioni e alle reazioni che il corpo e la psiche fanno riemergere di volta in volta.